Raccontiamoci delle storie. Per essere credibili

aprire nuove strade, tracciare nuove rotte. è quello che si chiede ai leader. così azimut yachts, leader mondiale nella produzione di yacht, ha lanciato l’anno scorso una nuova gamma di barche. si chiama magellano, e nel nome c’è il suo destino: quello di viaggiare. la collezione magellano propone infatti barche semidislocanti ideali per lunghe crociere. concepiti per viaggiare a basse velocità, i magellano yachts garantiscono grande autonomia, consumi ridotti e il più alto livello di eco-compatibilità possibile.

innovativa anche la strategia di comunicazione: quale migliore idea per il lancio del primo modello, l’azimut magellano 74, se non quella di un lungo viaggio? non una conferenza stampa o un evento mondano, dunque, ma un impegnativo test nautico di 2.000 miglia.

e quale migliore strumento di comunicazione se non un diario di bordo? ovviamente rivisto in chiave digitale: un web log, dunque.

concepito e disegnato da ars media, il blog magellano my voyage è stato costantemente aggiornato dai membri dell’equipaggio, tra cui dag pike, heinz-harald frentzen, vittorio missoni e il fotografo manfredo pinzauto, che potevano pubblicare post e foto tramite sms e mms.

c’è più racconto che marketing in questo viaggio, c’è la voglia di parlare di una storia, di vederla accadere, di farla girare tra le persone, di prenderne parte. dal vivo, nei porti toccati dalla barca, o su internet, attraverso il blog o facebook o youtube.

raccontandosi e facendosi raccontare, il magellano ha espresso la sua personalità, fatta di concretezza e di passione per il mare e per il viaggio.

Azimut Magellano

la stessa personalità che oggi traspare sul nuovo sito dedicato agli azimut magellano yachts. le descrizioni sono affidate a video testimonianze: anche qui continua la narrazione, il designer racconta quali idee lo hanno ispirato, quali obiettivi voleva raggiungere e come ci è riuscito, l’equipaggio della crociera inaugurale racconta sensazioni e aneddoti, il presidente di azimut racconta le sue ambizioni. il segno grafico e l’interfaccia di navigazione raccontano un prodotto di sostanza, uno yacht intelligente e pronto a sfidare le onde.

e così si arriva alle caratteristiche tecniche del sito. e qui inizierebbe un’altra storia. di quando avete visto il primo sito in flash, ad esempio. per me è stato nel 1998 o forse nel 1999. era il sito dei black eyed peas. era un sacco di tempo fa, non c’è che dire. nel portafogli avevo le lire, sotto la scrivania un modem a 56k, aspettavamo il millenium bug, e si cominciava a parlare di napster. all’epoca, per me, internet era una miniera di riferimenti bibliografici, anche piuttosto noiosa. flash portava brio, decisamente.

quando poi, qualche anno dopo, iniziai a lavorare presso il portale virgilio, i siti in flash spopolavano e per chi, come me, doveva recensirne le pagine, si trattava di un vero e proprio tormento: ad ogni sito corrispondeva una sola url…

tormenti passati per fortuna. navigate il sito di magellano e scoprirete le meraviglie del deep linking: ad ogni pagina corrisponde una url. in questo modo i motori di ricerca possono indicizzare correttamente tutti i contenuti e voi potete segnalare su facebook le vostre pagine preferite e – se lavorate per virgilio – recensire la pagina dedicata all’azimut magellano 74 o quella che annuncia il nuovo azimut magellano 50.

fine della storia.

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